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Schiller, Leon.

Regista polacco. Nel 1913 organizzò a Varsavia una mostra di scenografia; successivamente collaborò col giornale “Czas” (Il tempo) e studiò musica a Vienna. Infine, nel 1917, fu nominato direttore letterario e musicale del Polski di Varsavia, iniziando la sua attività teatrale che proseguì ininterrotta fino alla morte. Tra le sue messe in scena ricordiamo: Boîte à joujoux (1923) di Debussy e L'opera da tre soldi (1927) di Brecht. S. è importante per la sua opera teorica teatrale: già dal 1913 aveva definito il programma del “teatro monumentale polacco” come forma di teatro contrapposto a quello borghese e liberato da ogni vincolo realistico: tutte le sue regie si mossero in questo senso, in particolare Nieboska komedia (La non divina commedia) nel 1926. Successivamente si orientò verso uno stile più semplice e compatto, che fu in un certo senso il primo esempio di teatro nazionale polacco. Nel dopoguerra ottenne grande successo con Halca, di Moniuszko, a Berlino e a Varsavia, per essere poi quasi completamente ostacolato dalla critica ufficiale polacca nella sua difesa del Berliner Ensemble di Brecht (Cracovia 1887 - Varsavia 1954).